10 luglio 2014

Uomini cui pietà non convien sempre



E ci si trova ancora, ahimè, a parlare di religione. Quella stessa religione che se non fosse per Papa Francesco, avrebbe la stessa credibilità di uno sgabello. Non tanto per il tipo di fede o di religione, bensì per tutte quelle incongruenze, tutte quelle contraddizioni che per anni si è sempre cercato di nascondere e che finalmente, ora, si mostrano nude e crude agli occhi della gente.

Proprio ieri trovai su Facebook questa foto e decisi di condividerla nella mia bacheca. Molti commenti furono fatti nei confronti di questa immagine (soprattutto per la dichiarazione del Vescovo) ma uno mi colpì particolarmente.

Dopo averci dormito su, proprio questa mattina, ho deciso di condividerla con voi:

Gli handicappati, nel 21° secolo sono chiamati diversamente abili!
Sono persone come i loro genitori che, anche se hanno concepito prima di unirsi nel sacro vincolo del matrimonio, hanno amato, amano e ameranno i loro figli ancor più della loro stessa vita! Non è forse scritto anche nella Bibbia che si deve amare gli altri come e anche più di se stessi? E non l'ha forse detto Gesù Cristo: lasciate che i bambini venghino a me? Di sicuro includeva tutti i suoi figli, anche quelli che lei sprezzamente li definisce "Handicappati sono i figli di coloro che non sono arrivati puri al matrimonio!"
Cosa vuol dire poi mi scusi? È forse meglio arrivare puri al matrimonio (dopo il quale arrivare a compiere atti non compatibili: uccidere, minacciare, spacciare, pedofilia)? I media ne riportano tanti esempi di questo modo di vivere al di fuori del matrimonio! Mi scusi, forse ho un poco divagato dall'essenza del discorso!
Per concludere: ma lei, come uomo di chiesa, come può arrogarsi il diritto di fare certe affermazioni? Quando ha studiato Teologia, di certo oltre al vecchio e nuovo Testamento, i Vangeli, la Sacra Bibbia e altri testi di riferimento alla sua facoltà, i suoi professori le avranno insegnato l'amore per il prossimo!!!!!! Chiunque esso sia! NON ABBIATE PAURA!!!!!!!! Lei, Vescovo del Opus Dei, Javier Echevarria Rodiguez, si deve vergognare e far atto di penitenza!!! Andando umilmente a chiedere scusa, perdono alle persone che ha così profondamente ferito!!! Auguro di tutto e sincero cuore:


  1. Che non vi siano mai più uomini e donne di chiesa coinvolti/e in atti impuri con fanciulli, che non si permettano più di insultare i/le loro figli/e con termini come andicappati, di non andare a denigrare nessun essere vivente o già deceduto, di non compiere ruberie di nessun genere, di spogliarsi di qualsiasi ricchezza e avvicinarsi ancora di più ai più deboli e gli emarginati dalla società (che se ben ricordo era poi il sunto di un discorso di Papa Francesco).
  2. Auguro di tutto, sincero e dal profondo del mio cuore tutto il bene, l'amore possibile ai meno fortunati: ai disabili, alle vittime di pedofilia, di esperimenti e di qualsiasi altri tipi di violenza che la distorta mente umana ha purtroppo generato nel corso dei secoli (come ad esempio il nazismo). Coloro che non hanno un lavoro o sono stati licenziati ingiustamente, quelli che non hanno una casa, affetti, un pasto o amore come un abbraccio, degli amici, una famiglia o bimbi che non ricevono giochi, affetto e amore vero e sincero. 

Lo so Signor Vescovo che queste parole non le leggerà mai ma mi piacerebbe molto che lei ascoltasse una canzone di Fabrizio De André Recitativo (due invocazioni ed un atto d'accusa) / Corale (leggenda del Re felice). Se non ha un cuore freddo come il ghiaccio e duro come la pietra, penserà e si commuoverà ascoltandola in un religioso e rispettoso silenzio. 

Parole forti quelle di Paolo Corti che non lasciano certo spazio a interpretazioni.
Spesso mi chiedo: ma se le chiese, nel corso della storia, sono nate proprio per dare un tetto ai poveri e ai più deboli della città, come può un prete, un cardinale o un vescovo che sia, giudicare e dichiarare senza troppi giri di parole certe cose?
Vabé, dai Faber... pensaci tu.










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